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MODALITA’ DI ACCOGLIENZA

Dal punto di vista educativo la residenzialità di ogni ospite nella CF avviene secondo i seguenti criteri:

  • età : minori da 0 a 13 anni e ragazze madri di qualsiasi età;
  • disponibilità ad accogliere minori con legami di parentela anche se non rispondenti al requisito di età summenzionato;
  • verifica dei bisogni dei minori da accogliere in relazione alle caratteristiche e agli obiettivi della struttura.

In questa prima fase si attua, ove realizzabile, un incontro tra operatori della struttura e i Servizi Sociali di riferimento, al fine sia di avere informazioni a carattere sociale, sanitario e relazionale dei minore sia per una completa e chiara anamnesi che per una progettualità partecipata.

Dopo la presa in carico del minore inizia un periodo di osservazione durante il quale, come già detto, si individuano le risorse e le difficoltà dell’ospite (bilancio di competenze, individuazione dei nodi problematici a livello psicologico, relazionale, affettivo, sociale, ecc.); da queste osservazioni successivamente si comincerà a delineare il progetto educativo individualizzato.

 

Cos’è una Casa Rifugio?

La Casa Rifugio è una struttura dedicata che fornisce  protezione ed ospitalità alle donne che subiscono violenza, al fine di salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica.

Con l’evolversi dei servizi di supporto alle donne vittime di violenza, c.d. centri antiviolenza, ci si è trovati improvvisamente privi di una struttura ad hoc che potesse accogliere donne bisognose di protezione e di un alloggio sicuro, con la garanzia di poter ospitare anche i propri figli e le proprie figlie. La presenza sul territorio di  una Casa Rifugio appare ormai imprescindibile oltre che indispensabile per rendere concreto ed effettivo il contrasto alla violenza di genere.

L’obiettivo primario della Casa Rifugio è quello della protezione dell’incolumità fisica, motivo per cui la collocazione della Casa è segreta. Gli obiettivi secondari sono quelli dell’empowerment e dell’autonomia delle donne.

 

 

Il Volo Del Colibrì

La Casa Rifugio “Il Volo del Colibrì” è ubicata al piano terra e può accogliere 9 ospiti, è dotata di ampio spazio verde e di adeguati spazi comuni (cucina con dispensa, sala mensa, sala ricreativa, sala studio, bagni). Al primo piano, invece, sono collocate le stanze private, la lavanderia, altri due bagni e le docce. Questi spazi sono affidati alla cura delle ospiti che ne devono essere responsabili, sia per quanto concerne attività quali pulizia e preparazione dei pasti, che per la gestione della quotidianità. L’Equipe professionale della Casa funge da supporto per le ospiti.

 

Finalità e caratteristiche della nostra Casa Rifugio

Il Volo del Colibrì offre  temporaneamente (circa un anno) alle donne ospiti vitto, alloggio, assistenza socio-sanitaria, supporto psicologico, supporto sociale, accompagnamento nel percorso legale, redazione del progetto individualizzato (PAI – programma per l’autonomia e l’integrazione)e offre percorsi strutturati di uscita dalla violenza che mirano al potenziamento dell’autonomia, al recupero della consapevolezza del “se” e al reinserimento sociale; per le donne con minori a carico si provvede, inoltre, all’ inserimento scolastico per minori e sostegno educativo-genitoriale durante tutto il percorso di fuoriuscita dalla violenza.

Tutte le attività della Casa sono in connessione con i servizi sociali e territoriali di riferimento: la collaborazione tra enti è fondamentale per la buona riuscita del percorso individuale che le donne si trovano a percorrere. Per servizi del territorio sono intesi servizi sociali, Forze dell’Ordine, Ospedali, Consultori Familiari, Procura, associazioni del privato sociale, centri per l’impiego, amministrazioni pubbliche e sportelli rosa.

Dal 2014 ad oggi la nostra struttura ha ospitato 36 donne sole e con minori a carico, attualmente ospitiamo 9 donne 6 italiane  e 3 di altre nazionalità. Di seguito illustriamo i risultati conseguiti nel corso degli anni dalla nostra attività di accoglienza e le criticità riscontrate.

RISULTATI CONSEGUITI NEL PERCORSO DI ACCOGLIENZA IN CASA RIFUGIO
Il 40% delle donne abusate nostre ospiti Il 40% delle donne abusate nostre ospiti Il 20% delle donne abusate nostre ospiti
Sono riuscite a costruirsi un nuovo progetto di vita grazie al nostro sostegno relativo all’inserimento nel mondo del lavoro in collaborazione, il più delle volte, con i servizi sociali del comune di provenienza. Benché fuori dalla casa non riescono ancora a riappropriarsi di una vita dignitosa, perché la loro condizione economia non consente loro di sostenersi, perché del tutto prive di una rete famigliare oppure perché appaiono ancora bisognose  di un sostegno psicologico,pur apparendo al momento delle dimissione “guarite”, il più delle volte le loro fragilità purtroppo riemergono. Tornano in casa del proprio” carnefice “cedendo alle loro lusinghe, non essendo pronte a ricominciare una vita del tutto nuova e molte volte prive di una rete parentale.

 

Prendendo atto dell’esperienza acquisita sin’ora, si è pensato, per ottimizzare il nostro lavoro , di aprire una casa “di sgancio”che offra , ove necessario, un reinserimento più graduale nella società, ovvero, per sostenere quella percentuale sopra elencata che fanno più fatica  a riprogettare la loro vita.